mercoledì 14 marzo 2012

Robot aspirapolvere, ma sono davvero efficaci?


Da qualche tempo le massaie sono attratte da un nuovo giocattolo tecnologico che promette meraviglie.
Una spazzola per le briciole a doppie spazzole contro rotanti.
 Nata per raccogliere briciole e sporco grossolano dai tavoli
Si tratta dei robot aspirapolvere.
Macchine automatiche che, muovendosi in piena autonomia, promettono di rimuovere da ogni angolo polvere e detriti di ogni genere.
In attesa di poterne provare uno (il costo non è certo insignificante) posso solo fare un’analisi visiva di ciò che potrebbe realizzare dal vivo una macchina del genere.
Questi robot sono presentati come aspirapolvere ma in realtà sono ben altre cosa.
Un aspirapolvere classico “mangia” la polvere grazie da un motore che crea una depressione all’interno di un  serbatoio sigillato dove la polvere si deposita.
I robot invece non hanno nulla del genere.
In realtà non sono altro che una moderna interpretazione delle spazzole per le briciole che un tempo venivano vendute sulle bancarelle nelle fiere di paese.
Questi Robot quindi sono delle spazzole automatiche che raccolgono lo sporco in maniera meccanica e non attraverso un motore di aspirazione vero e proprio.
E’ pur vero che alcuni modelli tra i più ricercati sono dotati di filtri EPA, ma questi filtrano solo un leggero flusso d’aria creato dallo stesso movimento delle spazzole.
Chi acquista questo prodotto e pensa di poter risolvere il problema delle polveri credo resterà deluso. 
Le polveri pericolose sono quelle chiamate “sottili” ed invisibili ad occhio nudo e sono composte da pollini, inquinamento, ecc.
Le polveri sottili sono talmente piccole ed impalpabili che si sollevano dalle superfici al minimo sbuffo d’aria e rimangono sospese per diverse ore e quindi inalate a pieni polmoni da frequentatori dei quel locale.
Oltre a non avere un vero motore di aspirazione, il problema maggiore è causato dalla piccola spazzola laterale creata per la pulizia dei bordi e degli angoli e, che invece, a causa del moto rotatorio alza e sposta la polvere sottile.
Ecco alcune foto ricavate da un sito internet che reclamizza questi prodotti.
Come si può ben vedere, lo sporco viene raccolto dal pavimento grazie all'azione di una doppia spazzola contro rotante (esattamente come le spazzole raccogli briciole).
Queste spazzole creano sì un flusso d'aria, ma non possiamo certo parlare di un aspirapolvere vero e proprio.
Inoltre come già detto il problema maggiore è rappresentato dalla piccola spazzola laterale che girando vorticosamente solleva le polveri sottili dal pavimento.


Il risultato quindi deve per forza di cose essere assai deludente.
Gran parte delle polveri sollevate dalla spazzola laterale restano sospesa nell'aria e le ritroviamo sul pavimento qualche ora dopo.
Questi robot sono quindi utili sono per raccogliere sporco grosso come briciole, pezzetti di carta, coriandoli, peli di animali (purché corti). Credo siano inefficaci anche sui capelli lunghi che solitamente tendono ad avvolgersi intorno alle spazzole.
In definitiva, da una analisi visiva ritengo che la loro effettiva utilità sia alquanto scarsa.
Queste macchine non sono certo migliori delle vecchia scopa, come lei alzano la polvere e come lei ne lasciamo molta dietro.
Allora perché comprare un apparecchio del genere?
Per soddisfare la nostra maniacale voglia di pulito a tutti i costi senza pensare che esistono metodi assai più efficaci e meno costosi.


Ad esempio per eliminare la polvere sottile ed i pollini sono assai più efficaci, più veloci e assai meno costosi i panni impregnati.
Chissà se qualche acquirente vorrà prestarmi il suo giocattolo per qualche ora per testarlo sul campo. 
Sarei ben felice di rivedere le mie posizioni e di urlare al miracolo.



lunedì 5 marzo 2012

Il mondo è infetto? La mia verifica

Qualche giorno fa ho scritto  un articolo in merito alla trasmissione televisiva "IL MONDO E' INFETTO?".




Nel servizio si diceva che lo sciacquone del water, nato per tenerlo pulito, ci risputa addosso germi e batteri. Bene oggi cercherò di provare questa teoria con il water del nostro ufficio. Così, visto che è il mio mestiere, ho pulito il water con ECOSI ASSIM e dopo averlo risciacquato ho disinfettato con ECOSI RIFRAXAN.
Mi sono quindi dotato un una lampada UV e ho scattato alcune foto.
Se ci fosse vita batterica, sarebbe messa in evidenza da un fluorescenza rilevabile con la lampada UV. Come si può vedere il W.C. ai raggi UV non rivela tracce batteriche evidenti a parte i 4 puntini fluorescenti che si vedono. Quelle sono le viti che tengono il coperchio e che, con una normale pulizia in effetti non sono sicure. Infatti germi e batteri si annidano all'interno del taglio delle viti e la pulizia e la disinfezione diventano piuttosto difficili.
Ho fotografato anche l'asse e come si può vedere  non presenta segni evidenti di vita batterica.
Domani sera dopo una giornata di utilizzo cercherò di valutare le condizioni igienico sanitarie del water.






E' sera, ufficio chiuso e sono curioso di vedere cosa è successo al nostro water dopo un giorno di lavoro. Le foto non sono chiare ma i risultati sono evidentissimi. Lo sporco rilevato dalla lampada è tangibile. Purtroppo non sono riuscito a fotografare l'asse superiore a causa del riflesso della luce.
Sembrerebbe quindi abba ragione la TV. Lo sciacquone ci risputa addosso parte di ciò che ha ingoiato. Anzi, pare assai più sporca la superficie esterna rispetto a quella interna.
Conclusione: i vari prodotti utilizzati per disinfettare o mantenere pulita l'interno della tazza parrebbero inutili.
Almeno da quanto si vede con una misera lampada da soli 5 euro.
L'asse invece è un vero disastro ecologico e pensare che questo bagno è utilizzato solo da due signore.
Tirando le somme è meglio concentrarci sull'esterno piuttosto che buttare litri di prodotto all'interno della tazza che risulta praticamente pulita. Torno a dire che questi sono risultati assai indicativi ma rivelatori di una realtà che io stesso non conoscevo.
Mi chiedo quindi con maggiore fermezza a cosa serva disinfettare il water o l'orinatoio ad ogni risciacquo se anche senza alcun prodotto non sembrano esserci contaminazioni batteriche?
A mio avviso è inutile sprecare denaro ed aumentare l'inquinamento con un accanimento morboso verso la nostra tazza WC quando il problema è all'esterno.
Pazienza poi a casa, ma in un bagno pubblico il problema diventa assai grave.
I batteri che il water o la turca spargono in ogni dove naturalmente si depositano ovunque quindi su porte, pareti, dispenser o anche sulla carta igienica.
E che succede se tiriamo l'acqua in una turca?
Probabilmente ci ritroveremo con i pantaloni pieni di batteri e, per le donne (con le gonne) le gambe contaminate.
La difesa?
Tiriamo l'acqua con il coperchio del water chiuso.
Ma per la turca non ho suggerimenti.